Il fruttosio e gli effetti collaterali sui bambini
L'abuso sistematico del fruttosio, aggiunto ai cibi e alle bevande, ha gli stessi effetti pericolosi dell'alcol: ogni grammo in eccesso rispetto al fabbisogno giornaliero in età pediatrica (circa 25 grammi) accresce di una volta e mezza il rischio di sviluppare malattie epatiche gravi.
Secondo un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori del Bambino Gesù, tra il 2012 e il 2016 su 271 bambini e ragazzi affetti da fegato grasso, gli esami di un 1 bambino su 2 rilevavano livelli eccessivi di acido urico in circolo. L'acido urico è uno dei prodotti finali della sintesi del fruttosio nel fegato.
Quando è prodotto in grandi quantità diventa tossico per l'organismo e concorre allo sviluppo di diverse malattie, dal fegato grasso alla cirrosi.
Il fruttosio è uno zucchero naturale presente in diversi alimenti, soprattutto nella frutta ma anche nei vegetali e nelle farine utilizzate per pasta, pane e pizza. In una dieta bilanciata e facendo movimento non provoca alcun effetto negativo. Il nemico dei bambini è il fruttosio aggiunto presente negli sciroppi e nei dolcificanti largamente utilizzati dall'industria.
Per evitare di raggiungere il valore soglia di 25 mg, gli spuntini dei bambini dovranno essere quindi solo eccezionalmente a base di succhi di frutta o merendine confezionate e non la regola quotidiana.
E' dunque fondamentale imparare a leggere le etichette riducendo soprattutto i cibi tra i cui ingredienti ci sono sciroppo di glucosio-fruttosio o sciroppo di mais. In italia in verità, a livello industriale, l'utilizzo di fruttosio è meno elevato rispetto agli Stati Uniti; tuttavia facendo attenzione, è possibile trovare diverse merendine (come crostatine , merende a base di pan di spagna e creme, croissant), biscotti, yogurt e bevande che sono dolcificate con fruttosio.
Degli effetti del saccarosio, elemento principale di molti prodotti da forno, e non solo, ne parleremo la prossima volta ;-)